Nulla in Comune, il vuoto, il buio. Non abbiamo nulla in comune con chi vuole portare indietro la nostra città approfittando di un periodo così difficile, fatto di pandemie e catastrofi naturali. Nulla in comune con chi è figlio di una cultura oscurantista e retrograda e che immagina un mondo triste e grigio a sua immagine e somiglianza.
A queste forze che giocano a utilizzare e riformulare le frasi degli altri, che i porti aperti diventano porte e portafogli, come il razzista diventa odiato perché italiano, che il discriminante diventa discriminato nella sua libertà d’espressione, a questi noi diciamo che con loro non abbiamo nulla in comune.
Il titolo della mozione presentata qualche giorno addietro, dalla Lega in una seduta del consiglio comunale di Crotone, “Il Comune contro ogni tipo di discriminazione e per la libera manifestazione del pensiero”, va proprio in questo senso. Vogliono la libertà di discriminare. Che cultura è questa? In che mondo d’odio vogliamo far crescere i nostri figli? Quanto indietro dobbiamo tornare prima di svegliarci dall’incubo in cui la nostra società, la nostra città è caduta ormai da anni in un vortice che sembra non avere fine? Chiediamo una reazione alla società civile.
Quelle spinte positive ci sono, le avvertiamo giorno per giorno, per strada, nelle scuole, nelle nostre attività. E allora ci vuole coraggio, perché ora è arrivato il momento di non lasciare il posto in cui abbiamo deciso di vivere, la nostra città, in mano a chi ha ancora paura delle diversità tutte, come se queste fossero un attacco al proprio modo di vivere il mondo. Questa gente è fuori dal tempo, mentre Crotone il tempo e la storia l’ha attraversata e lo farà ancora con grande forza. Allora al grigio noi opponiamo e chiediamo di opporre a tutta la società civile della nostra città, una Crotone colorata, piena di luce. Una città arcobaleno.
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